La nostra analisi delle debolezze relativa ai settori produttivi già in essere ha fatto emergere una serie di cosiddetti “colli di bottiglia”. In primo luogo abbiamo delineato dei possibili approcci per ovviare a questi impedimenti in tempi rapidi e con un budget limitato. Nello specifico, all’interno delle linee di produzione abbiamo separato la prefabbricazione dalla costruzione dei singoli elementi, aumentando così la velocità dei cicli di lavoro e relegando i componenti più laboriosi su specifiche isole di produzione. Inoltre, optando per il trasferimento di mansioni all’interno di linea di produzione, abbiamo uniformato la velocità di lavoro degli impianti concatenati.
Successivamente abbiamo sviluppato un concetto per la struttura produttiva e il layout di produzione futuri, allo scopo di incrementare le capacità negli impianti di produzione già esistenti. Basandoci sugli obiettivi di fatturato del cliente, abbiamo definito le capacità necessarie per ogni settore della produzione. Abbiamo quindi aumentato il grado di prefabbricazione attraverso l’adozione di nuovi impianti, tra i quali, ad esempio, una sezionatrice centralizzata e centri di taglio. In parallelo, abbiamo determinato il numero di capacità di produzione necessarie per area di produzione e abbiamo adattato i principi di produzione in base ai prossimi investimenti di sostituzione (adattamento tecnologico). Abbiamo inoltre ridefinito completamente il layout di produzione tenendo conto degli impianti esistenti e degli impianti aggiuntivi e messo a punto un concetto di sviluppo e investimento graduale.
Siamo stati anche incaricati dell’attuazione dell’intero progetto.